Ovvero un'indagine semiseria su Orìza Sativa ''un extracomunitario DOP''.
Come è ormai consolidata tradizione l'Università di Pavia (Centro Interdipartimenatale
di Studi e Ricerche sulla Sicurezza Alimentare-Cisqua) organizza ogni anno un
processo semi-serio, sotto l'Alta Corte di Gola e Accidia, che mette alla sbarra alimenti
''colpevoli'' di reati contro la salute e la linea, contestati da un Pubblico Ministero e
ribattuti da un Difensore.
Dopo il maiale, il cioccolato, l'uovo e l'altro cioccolato, quest'anno, in concomitanza con l'Anno Internazionale del Riso, è la volta del riso, imputato in un'inchiesta capace di coniugare scientificità e divulgazione.
I capi d'accusa, , tutti presentati in chiave goliardica sono: attentato alla linea e alla salute; abuso di credulità popolare; molestia o disturbo alle persone.
La difesa li ribatterà punto per punto.
Prenderanno parte al dibattito processuale anche molti ''esperti'', in qualità di testimoni probatori,tra i quali molto numerosi i docenti universitari, degli Atenei di Pavia, Milano, Genova, L'Aquila
Al termine del processo e dopo la lettura della sentenza ''Gran Risotto'' per tutti.
Durante il Processo, in Aula da Disegno e del Quattrocento e nei cortili attigui, sono allestiti stand gastronomici con esposizione e vendita di riso e di prodotti di riso.
La sera di sabato 22 maggio (ore 21) tutti al Teatro Fraschini di Pavia per lo spettacolo ''La ballata del riso'' il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza. La manifestazione è organizzata dall'Università di Pavia e da Promoriso, con la partecipazione e il contributo di Regione Lombardia, Provincia, Comune e Camera di Commercio di Pavia, Ente Nazionale Risi e Fondazione Banca Popolare di Novara e rientra nelle iniziative validate dal Comitato Italiano di Coordinamento per l'Anno Internazionale del Riso. |