L’associazione culturale Amici di Poggio Ferrato, con il patrocinio dei Comuni di Val di Nizza e Ponte Nizza, organizza la prima edizione di Sentieri e sapori, iniziativa che intende far conoscere le bellezze naturali e storiche esistenti nel territorio della Val di Nizza e degustare i sapori del luogo.
Il percorso si snoda nel verde delle colline dell’Oltrepò Pavese, attraverso boschi di castagno e rovere per circa 15 chilometri.
La prima sosta dell’itinerario è fissata nel piccolo e caratteristico borgo di Monte.
La seconda sosta – della durata di mezz’ora circa – consentirà la visita all’Eremo di Sant’Alberto di Butrio. L’abbazia fu fondata nell’XI sec. sui ruderi di una fortificazione Romana dall’eremita Alberto e, se l’aspetto esteriore rivela le ristrutturazioni, l’interno riporta il visitatore indietro nel tempo.
Si imbocca poi il “Sentiero di frate Ave Maria”, che porta dal complesso monastico al Castello di Oramala, dapprima attraversando boschi di castagno, successivamente, in ripida discesa, costeggiando alla sinistra un burrone che scorta i camminatori nel greto del piccolo torrente Crenna. Si risale quindi sul versante destro e si segue una bellissima sterrata sul crinale che divide i due valloni, attraversando boschi misti.
Nella sosta di circa due ore – durante la quale è prevista anche la degustazione di ravioli di brasato, tipici della zona – sarà possibile visitare il castello, i cui primi cenni storici risalgono all’anno 1029. Risale al 1164 la riconsegna del maniero da parte di Federico Barbarossa ai Malaspina, legittimi proprietari. Così arroccato e severo, fu luogo dell’amor cortese dove si alternarono alle battaglie, menestrelli, musici e leggende.
Da Oramala, dopo aver attraversato i boschi di castagno, ci si ritrova nei pressi di Molino Cassano e della
fonte solforosa. Da qui si prende il “Sentiero della salute” che conduce all’Oratorio di San Michele in località San Giulio.
Non si conosce l’anno di costruzione di questo edificio in pietra a vista. L’ingresso rettangolare è costituito da stipiti in conci di arenaria che sostengono l’architrave, anch’esso in arenaria con croce scolpita. Sopra la falda destra di copertura è visibile una torretta campanaria. Nel 1929 fu restaurata la volta, aggiungendo le chiavi in ferro di rinforzo.
Quarta ed ultima tappa prima del rientro a Poggio Ferrato, sarà Case Persica dove è prevista la degustazione torta e caffè. |