Beh, che c’è di strano? Risponderebbe un ventenne abituato a trovare nelle edicole (oltre ovviamente ai giornali, che sono diventati ormai quasi un contorno) film in DVD, enciclopedie, dizionari, romanzi, fumetti, ombrelli, occhiali, orologi, impermeabili, giochi in scatola e le discografie complete dei più bei nomi della musica nazionale ed internazionale.
Che c’è di strano? Ve lo dico subito, anche se molti non se ne renderanno conto: in 50 anni l’intero catalogo dei Beatles è stato mantenuto in “fascia alta”, vale a dire prezzo pieno come le ultime novità discografiche.
Mai un solo disco della discografia ufficiale è stato messo in vendita a prezzo ribassato.
E adesso, improvvisamente, ce li ritroviamo in edicola, a prezzo ribassato (la prima uscita, con il cofanetto, costa solo 9,90 €); la stessa edizione rimasterizzata che, nel cofanetto di due anni fa, veniva venduta ad un prezzo stratosferico.
Questo fatto, di per sé, potrebbe essere definito “epocale”: la prima volta in 50 anni!
E se a qualcuno venisse in mente che l’operazione derivi dalla crisi economica generale (o da quella dell’industria discografica in particolare) si vada a leggere l’esito delle vendite del catalogo Beatles di questi ultimi due anni.
La realtà è che ormai i Beatles sono stati così universalmente popolari da convincere una casa editrice a rischiare di acquistarne un numero enorme da distribuire con una rivista sull’intero territorio nazionale.
A 50 anni dall’uscita di Love Me Do (il primo singolo dei Beatles) a 45 da quella del film Magical Mistery Tour (appena ripubblicato rimasterizzato), dopo che FX ha dedicato loro la copertina speciale, che Repubblica ne ha distribuito il libro inedito The Beatles Revolution, questa iniziativa di TV Sorrisi e Canzoni (dalla prossima settimana Sorrisi porterà in edicola tutti gli album dei Beatles in edizione rimasterizzata, cominciando con l’album più importante della loro storia, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band) è una vera e propria “ciliegina sulla torta” che fa pensare che la famosa frase di John Lennon “i Beatles sono più famosi di Gesù”, se non fosse stata presa come offesa alla religione cristiana (cosa che non era nelle sue intenzioni fare), avrebbe rivelato una verità inequivocabile: e cioè che i Beatles, conosciutissimi anche in paesi dalle religioni più diverse, sono diventati un patrimonio mondiale. |