Si è aperta sabato scorso presso la Scuola Secondaria di Primo Grado Dante Alighieri di Catania la mostra 10 per Pavia, prodotta dal Settore Cultura del Comune di Pavia, dalla Biblioteca Bonetta di Pavia e con un contributo della Casa del Giovane sempre di Pavia.
La mostra che ha potuto contare su diverse tappe a Pavia e dintorni (in anteprima e alla presenza dei due autori, Roberto Figazzolo e Luca Gasparini, presso il cortile della Biblioteca Bonetta, ma anche per iniziativa del MIBAC, nell'antichissimo Chiostro di san Maiolo all'Archivio di Stato di Pavia) compie una trasferta di più di mille chilometri e apre anche nei locali della centrale scuola media isolana.
Chiediamo a Roberto Figazzolo da dove nasce quest'occasione.
«Mi piace rispondere a questa domanda con una frase di Rainer Maria Rilke: “Le opere d'arte vivono in una solitudine infinita. Per accostarle nulla di peggio della critica. L'amore soltanto può coglierle, custodirle, essere giusto con esse”.
Ecco, è proprio questa suggestione che mi ha spinto a proporre a questa scuola la mostra che giaceva dimenticata e che avevo realizzato ormai un anno fa con il montatore cinematografico e vincitore del premio di poesia Mario Luzi miglior opera inedita, Luca Gasparini.
Nel giugno scorso, infatti, un gruppo di scuole catanesi mi invita in Sicilia a documentare con un video i nuovi orientamenti nell'insegnamento dell'italiano e della matematica nelle scuole dell'infanzia, nelle primarie e nelle secondarie di primo grado.
Accetto volentieri. Mi fermo due settimane per i brainstorming con gli insegnanti, le scritture dei canovacci, le riprese. Mi prendo l'estate per la postproduzione. Poi, a fine settembre, torno a Catania per mostrare il prodotto finito.
Con i docenti intanto è nato un rapporto. Si parla di espressività, e di mezzi di comunicazione. Il discorso cade su questa mostra… Perché non farla conoscere anche ai loro allievi?
Detto, fatto.
Si trova una sede, si organizzano le presentazioni del lavoro, le visite guidate, gli incontri ed i gruppi di discussione.
Si coinvolge anche Luca Gasparini, che, da Roma, dove vive e lavora, si interessa di ogni aspetto dell'organizzazione, non rinunciando a dire la sua. Arricchendo il confronto insomma.
La mattina dell’inaugurazione, infine, dopo il montaggio dei venti pannelli in PVC su di una rampa di accesso alle aule (è stato scelto volutamente un luogo di “passaggio” e non la più canonica aula magna dell'istituto, che era stata messa a disposizione) i momenti più belli: la visione del video con le LIM nelle classi, le letture delle persone senza tetto della Casa del Giovane di Don Boschetti, la visita guidata alla mostra, i contributi in video dei ragazzi che hanno voluto cimentarsi nell'esegesi delle immagini e nella lettura ad alta voce delle poesie.
Una bella sorpresa ha coronato la giornata: la visita all'esposizione della professoressa Ambra Stazzone, docente di Arte Contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Catania, referente in Sicilia per il circuito GAI (Giovani Artisti Italiani) e per Gemine Muse. “...un progetto interessante - mi ha detto - quello di mescolare poesia, fotografia e video con istanze di riscatto sociale, perché non renderlo un format da proporre al Ministero?”
Vedremo. Per ora le visite guidate continuano, in settimana tocca alle scuole primarie e ai suoi vivissimi, intraprendenti, irrefrenabili allievi. Speriamo di riuscire a tener loro testa...» |