Non è il titolo di una canzone (ma preferirei lo fosse), ma l’addio ad un amico che se ne è andato per sempre. Se ne è andato all’improvviso, in silenzio, quasi non volesse disturbare, schivo come lo era stato per tutta la vita.
Ma Nello Leandri non era solo un amico che frequentavo con regolarità tutti i santi giorni dell’anno; era anche il titolare di uno degli ultimi negozi di dischi di Pavia e provincia.
Un rifugio per tutti quelli che si rifiutavano di “scaricare” dalla rete anonimi quanto effimeri files e amavano ancora comperare dischi, che fossero CD o i rari quanto esclusivi vinili.
Dopo RadioVittoria, i suoi negozi (Gandalf, Downtown, cd Delfino e quest’ultimo cd Land, in Via Olevano) sono diventati punto di incontro dei musicisti pavesi; i suoi clienti si sono trasformati (nella maggior parte dei casi) in amici, creando così un giro di persone che si incrociavano nel suo negozio, scambiandosi opinioni sugli ultimi dischi, su quelli che sarebbero usciti, mettendo spesso alla prova Nello e la sua capacità di scovare anche i dischi più astrusi e sconosciuti nei magazzini dei suoi fornitori.
La sua “politica” di vendita non si basava sulla presenza in negozio di un ricco catalogo d’archivio, quanto sul procurare in pochi giorni il disco di cui si aveva letto o di cui si era sentito parlare. In pratica, il suo era più un ruolo di “consulente” e di “ricercatore”.
Milanese di nascita, da trent’anni a Pavia, se ne è andato (casualmente) proprio in quella Milano che aveva abbandonato: un arresto cardiaco, inaspettato quanto micidiale, ci ha portato via un amico in un modo così rapido e inatteso che è difficile convincersi che non c’è più. Avaro di notizie sulla sua vita privata, peraltro molto solitaria, era invece partecipe di tutti gli avvenimenti (anche i più piccoli e insignificanti) dei suoi amici, quasi volesse (insoddisfatto delle propria) vivere le vite di quelli che lo circondavano e condividerne le gioie e i dolori con entusiasmo e partecipazione.
Aveva condotto, per breve tempo, il BlueStage di Linarolo e, dopo la chiusura del locale, si era appassionato alle iniziative di Paolo Pieretto e del suo Trapani i cui frequentatori non potranno fare a meno di ricordarselo nel suo angolino in fondo al locale, mentre applaude entusiasta ad ogni concerto a cui assisteva.
Da poco aveva partecipato, nelle vesti del padre della sposa, ad un video dei Lowlands da cui ho tratto l’immagine, scattata da Giuseppe Verrini durante una pausa delle riprese, che allego a questo scritto: cattura appieno la sua aria un po’ triste, anche nei momenti in cui sorride ed è felice.
Goodbye Nello.
|