Sabato il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pavia, nella sede di Piazza Botta 9, apre al pubblico, come ogni secondo sabato del mese.
Dalle 9.00 alle 12.00 è possibile visitare le sale espositive con migliaia di reperti in alcol e tassidermizzati, per un percorso affascinante attraverso la zoologia, la paleontologia e l’anatomia comparata.
Tra i reperti più suggestivi, un grande orso delle caverne, corna di bisonti, scheletri di pipistrelli e, tra i grandi mammiferi, una giraffa nubiana che accoglie gli ospiti dall’alto dei suoi 4 metri.
La Giraffa nubiana, sottospecie ora minacciata di estinzione e presente in una ristretta area tra Egitto e Sudan, si distingue dalle altre sottospecie per la particolare forma, distribuzione e colore delle macchie del mantello.
Il reperto in mostra, un maschio di 6 anni, fu acquisito dal Museo nel 1858. L’esemplare faceva parte del serraglio itinerante del signor Kreutzberg che fece tappa in quel periodo a Pavia; l’animale, morto a Lodi a causa del rigore di quell'inverno, fu acquistato dall'Ateneo pavese grazie all'interessamento del professor Giuseppe Balsamo Crivelli, all'epoca direttore del Museo di storia naturale.La giraffa, trasferita nel 1960 insieme al resto delle collezioni del Museo nel sottotetto del Castello Visconteo di Pavia, è tornata a essere visibile al pubblico dopo oltre 50 anni.
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