Esce per Blonk Editore “Il naso della Sfinge”, primo romanzo di Roberto Radimir, fotoreporter cosmopolita e autore di testi narrativi e teatrali (co-autore di Moni Ovadia nel suo Marx Reloaded).
Una storia di “Italiani d’Egitto” che è allo stesso tempo memoria familiare e invenzione. L’autore, seguendo il proprio percorso biografico, dipinge un mosaico di ritratti, aneddoti, ricette e canzoni che avvince e diverte, e immerge il lettore nel caleidoscopio della società egiziana a cavallo della metà del Novecento: un mondo dimenticato in cui lingue, usi e costumi molto diversi convivono in perfetta armonia.
Il romanzo di Radimir è anche il debutto della nuova collana di Blonk, editore indipendente di Pavia, intitolata Stravaganze e dedicata alla letteratura di taglio umoristico: “Una miscellanea di storie bizzarre – spiega Cristiano Micucci, che con Blonk ha pubblicato “Eccì”, curioso romanzo su un personaggio dai starnuti prodigiosi – con un umorismo di fondo, in tutte le sue sfumature, dalla sottile ironia allo sganasciarsi”. Collana che sfida il preconcetto italiano per il genere: “Ricordo di quella volta che in una libreria di Roma ho chiesto dove fosse la sezione umorismo, e stava di sotto, in fondo a destra, nell’angolo, sul retro della colonna, davanti alla porta del gabinetto. E c’erano libri di barzellette, libri di “fenomeni del web”, e un paio di libri di Campanile che mi guardavano supplichevoli e sembravano dire “portaci via!”. Credo di averli portati via. È un po’ così, da noi. O è narrativa, o è umorismo. Quantomeno a livello commerciale e di scaffali”.
Roberto Radimir classe 1966, fotoreporter. Staff photographer per Al Ahram Hebdo, Cairo Times e Tokyo Metropolis Magazine. Ha collaborato con Al Ahram Weekly, Middle East Times e China Image. Vincitore della biennale di fotografia Fotofestival di Naarden, ha esposto in Egitto, Giappone, Croazia, Olanda e Germania con due pubblicazioni: Personale e Hörnum. Come autore ha fatto parte di un collettivo che ha pubblicato: Non potevo aspettare che morissi per rifarmi una vita, Essere Casalegglo – fine del mondo in tre, due, uno minuti e La vita è bella ma non ci vivrei. È stato co-autore dello spettacolo di Moni Ovadia, Marx Reloaded. |