In contemporanea alla mostra "Longobardi. Un popolo che cambia la storia", il turista può visitare l'antico monastero di Santa Maria Teodote, fondato in epoca longobarda, sede del Seminario vescovile, e oggi straordinariamente aperto al pubblico.
Paolo Diacono nell'Historia Langobardorum narra che Cuniperto, re dei Longobardi sul finire del VII secolo, si innamorò di Teodote, fanciulla di stirpe latina, e dopo averla violata la fece rinchiudere in un monastero che da lei prese il nome.
Il cenobio benedettino, che dal XIII secolo fu denominato anche della Pusterla, nel Medioevo fu favorito da sovrani e imperatori. Il luogo è uno scrigno di storie e di arte tutto da scoprire: dai resti di torre di epoca longobarda, alle terracotte rinascimentali del chiostro, all'incantevole cappella del Salvatore. |