Nel ricco elenco fornito dalla Camera di Commercio di Pavia, alla voce ''prodotti tipici'' c'è anche lui: l'agnolotto gobbo, pasta ripiena di carne stufata, uno dei primi piatti più tipici della cucina dell'Oltrepò!
Incuriosita dallo strano nome, mi raccomando non chiamiamolo ''raviolo'', anche se di questo si tratta, mi sono chiesta perché ''gobbo'', porta forse fortuna?
La forma iniziale dell'agnolotto era ad anello, da qui il suo nome che deriva dal piemontese ''anulòt'', ovvero il ferro adoperato un tempo per dargli la forma, in seguito l'agnolotto è divenuto quadrato, tagliato a mano con la tipica rotella, il "gheub", il "gobbo".
Accoppiando i due utensili, il nome agnolotto gobbo.
La tradizione vuole che l'agnolotto gobbo venga condito con lo stesso stufato usato per il ripieno.
Ripieno che può essere con la carne di vitello e di maiale o di coniglio, oppure più di ispirazione ligure, con le verdure quali spinaci, borragine, scarola.
Ma il sugo ideale per meglio apprezzarne il sapore genuino, rimane quello di arrosto, o, come consiglia una vecchia ricetta, semplicemente affogato in una scodella con del vino rosso! |