Dalla zona d’ombra alla luce, attraverso la musica dei Depeche Mode e parole di trasformazione sociale e culturale. Tutto ciò è “Home: la zona d’ombra”. Si tratta di un percorso a monologhi in continuo cambiamento di registro, allestito dal Gruppo Parole a Manovella per il Festival delle Trasformazioni 2019.
Storie di alienazione, dipendenze, relazioni: da sempre, il teatro, la musica e l’arte in generale sono testimoni delle trasformazioni sociali e culturali. Spesso è proprio attraverso queste forme di espressione che gli argomenti più caratterizzanti possono essere interpretati, esibiti e assimilati, sia col registro comico, che con quello drammatico.
Con questa premessa, il Gruppo Parole a Manovella propone uno spettacolo di monologhi sulla trasformazione sociale dei nostri tempi, uniti alla musica di un gruppo inglese – i Depeche Mode – che ha fatto del continuo cambiamento e della sperimentazione il suo marchio di fabbrica.
I testi dello spettacolo sono del regista, autore e attore Massimiliano Bruno (“Gli ultimi saranno ultimi”, “Beata Ignoranza” e “Non ci resta che il crimine” le sue ultime opere) che, con il suo stile inconfondibile, alterna battute ciniche e riflessioni improvvise. Queste invenzioni di parole – interpretate dal suo allievo Max Di Landro - danno corpo a creature uscite dalla zona d'ombra, con il risultato di monologhi ironici, sboccati e assolutamente attuali.
A rendere musica l’aria, Manuel Signorelli (tastiera), Vassilia Chachlakis (violoncello) e Beatrice Oteri, musicisti di formazione classica e di vocazione rock, in un nuovo capitolo della loro ricerca artistica.
Inserito nel programma del “Festival delle Trasformazioni 2019”, organizzato da Rete Cultura Vigevano, lo spettacolo “Home: La Zona d’Ombra” andrà in scena sabato 28 settembre. |