Prenderà il via sabato prossimo l'edizione 2004 di "Invito a palazzo", un ciclo di visite guidate organizzate dalla cooperativa Progetti che proseguirà fino a luglio.
L'iniziativa, patrocinata dal Settore Cultura del Comune di Pavia, consiste in quattro appuntamenti in cui si apriranno le porte di dimore storiche della città normalmente chiuse al pubblico.
Un'occasione, dunque, da non perdere per visitare anche all'interno alcuni gioielli del patrimonio artistico e storico di Pavia.
Sabato 26 giugno, con ritrovo alle ore 18 in piazza del Lino, si parte con il primo appuntamento alla scoperta di due magnifici palazzi situati nel centro storico: Palazzo Gambarana in corso Garibaldi e Palazzo dei Crociferi nella vicina via Cardano. La prima dimora fu edificata dalla famiglia Gambarana nel XVIII secolo e conserva ancora oggi, oltre ad alcune sale affrescate, uno straordinario scalone d'onore. Organizzato in due rampe, presenta un'elegante balaustra in ferro battuto e la parete che fronteggia il pianerottolo sfondata da una loggia affrescata. Al piano nobile, il salone presenta ancora oggi un ricco apparato decorativo attribuito, insieme a quello dello scalone, ad Antonio Galli Bibiena, progettista del teatro di Quattro cavalieri e frescante anche a palazzo Olevano. Il secondo palazzo è l'antico convento dei Crociferi che oggi custodisce intatta una elegante scala ellittica, riccamente adornata di stucchi e affreschi attribuibili a Ferdinando Porta e abbellita da una ringhiera in ferro battuto.
Venerdì 2 luglio sarà la volta di Palazzo Olevano, in corso Mazzini. L'appuntamento serale, con inizio alle ore 21, consentirà di rivivere per una notte i fasti dell'antica residenza della famiglia Olevano più nota come sede dell'istituto magistrale e popolarmente chiamata "i tre cancelli". L'edificio fu fatto costruire all'inizio del Settecento da Baldassare Olevano sull'area di un preesistente palazzo rinascimentale. Il palazzo, bell'esempio di sobrio barocchetto lombardo, presenta un'impostazione moderna grazie alla corte a U rivolta verso la strada da cui è divisa per mezzo di tre cancelli che introducono al cortile come a un palcoscenico. Il palazzo si segnala inoltre per la ricchezza di sale affrescate e per un interessante salone da ballo con la balconata dei musici. Specchi, camini e antine di finestre finemente decorate sono gli unici elementi d'arredo originali rimasti.
Si proseguirà sabato 10 luglio con la visita a Palazzo del Maino, in piazza Leonardo Da Vinci. Adibito ad uffici universitari, l'edificio cela al suo interno un luminoso ed elegante salone, la corte nobile e il prezioso portale rinascimentale, felice testimonianza del precedente palazzo quattrocentesco, che si affaccia su via Mentana.
"Invito a palazzo" si concluderà sabato 17 luglio con l'esclusiva visita a Palazzo Belcredi, in via Luigi Porta. Con ritrovo alle ore 18 in piazza del Municipio, sarà possibile accedere all'interno dell'edificio, oggi privato, che è scrigno di storia e di cultura pavese. La dimora, di proprietà per secoli della famiglia Belcredi fino al 1820, si ingentilisce della omonima torre, alta 62 metri, che nasconde al piano terra l'antica prigione del palazzo. |