In barba allo sfarzoso Palio di Vigevano e all'altrettanto fastoso e rinomato Palio dell'Oca di Mortara, in territorio lomellino nasce un nuovo e ben più "ruspante" - è il caso di dirlo - palio. E' quello di Ferrera Erbognone, che battezzerà venerdì prossimo la prima edizione del Palio di Spaciapulé.
Spaciapulé, che tradotto fedelmente dal vernacolo locale significherebbe "Spazza pollaio" - ovvero rubagalline - è in realtà, perlomeno in Lomellina, l'appellativo con cui viene indicato l'abitante di Ferrera. Ed è a questa tradizione popolare che si ispirano il gioco principale del Palio e il soggetto dipinto sul drappo che si contenderanno le contrade.
Ma andiamo con ordine.. Sono 4 i rioni in gara e 4 i giochi che li vedranno competere.
Tutta la manifestazione è incentrata sulle tradizioni contadine e mira, riproponendone giochi popolari, usi e costumi, alla valorizzazione delle stesse. Sempre di matrice dialettale i nomi dati alle competizioni, che avranno come protagonista la gallina e sul suo principale alimento, il granoturco.
Si parte con Gioco dal gravisen - in italiano il "tùtolo", cioè il torsolo legnoso della pannocchia - che consiste nello sfa sü al canòn äd mälgä - sgranare un mastello di pannocchie - nel minor tempo possibile, usando solo le mani o un pezzo di gravisen ottenuto però da quelli già sgranati.
I chicchi così ottenuti serviranno poi per il Gioco della cerbottana, nel quale i concorrenti dovranno abbattere 10 latte, posizionate a circa cinque passi da loro, con una cerbottana di qualsiasi tipo, ma non più lunga di 60 centimetri.
Subito dopo, tutti a ballare! Nel Gioco dla balera la coppia di rappresentanti scelti dai rioni dovrà cimentarsi in almeno 2 balli - tra valzer, mazurka, polka e tango - tenendo una palla premuta tra le fronti senza farla cadere. In questa gara, oltre alle penalità relative al numero di cadute della palla e dei ballerini e al numero di volte in cui la palla verrà toccata con le mani, verranno assegnati punti anche ai costumi, allo stile, alla simpatia e al numero di giri della pista.
Punto forte del Palio sarà l'ultima competizione: il Gioco dla gälenä, che consiste nel fare entrare nel pollaio una gallina liberata nella pista da ballo entro 7 minuti dall'inizio del gioco.
Per "mandà sü a pulé lä gälenâ" i partecipanti non potranno usare le mani, che saranno legate dietro la schiena, e non potranno toccare la gallina, pena l'eliminazione dal gioco stesso. Solo negli ultimi 2 minuti di gara potranno spingere la gallina con la testa. Vince il gioco chi impiega meno tempo per raggiungere l'obbiettivo.
A coordinare le squadre ci saranno i rispettivi capitani: Matteo Della Torre per il rione "I Ca' mat" (contraddistinto dal colore giallo), Alessandro Sala per il rione "L'Arbugnòn" (verde), Teresio Bonadeo per il rione "La Giäsèrä" (blu) e Roberta Preda per "Al Mulén" (rosso); mentre a sorvegliare sul corretto svolgimento dei giochi e a risolvere dispute in caso di reclami o di situazioni ambigue, ci sarà una giuria composta da 8 arbitri (2 per ogni rione in gara), armati di rigido regolamento. |