L'Orto Botanico dell'Università di Pavia, domenica prossima, in occasione di Punta su Pavia, non si limita ad aprire i suoi cancelli: per l'iniziativa "Università Aperta" splancherà al pubblico anche la porta del suo erbario.
Il termine erbario ha, infatti, un doppio significato: indica sia la raccolta di piante essiccate e determinate (ed è questa l'accezione più comune) sia la struttura museale dedicata alla conservazione e alla consultazione di tale materiale.
L'Erbario pavese, la cui fondazione risale all'anno 1780, è suddiviso in tre settori tematici:
l'Erbario Generale, l'Erbario Lombardo a le Collezioni personali, queste ultime contenenti circa 30000 campioni, suddivisi in circa 200 pacchi di materiale proveniente soprattutto dall'Italia.
L'apertura al pubblico dell'Erbario dell'Orto Botanico è un evento straordinario che, proposto con successo lo scorso anno, grazie alla rinnovata disponibilità del membri dell'Associazione Amici dell'Orto, consentirà nuovamente agli appassionati di botanica di curiosare il tra gli "storici" essiccati.. Alcuni dei campioni risalgono infatti al 1800 e, accostati a campioni di recente raccolta (poiché l'erbario è in continua espansione), evidenziano come la tecnica di conservazione sia rimasta immutata nel tempo e come i campioni raccolti in passato siano ancora perfettamente conservati.
Di notevole interesse storico anche la raccolta di modelli di fiori in cartapesta montati su supporti di legno di fabbricazione tedesca e risalenti ai primi anni del 1900, la raccolta di campioni vegetali conservati in vasi di vetro e risalenti al 1800, la collezione di campioni di semi dei primi anni del 1900 e le tavole esplicative del 1800; nonché i disegni di piante realizzati nel 1700 e nei primi anni del 1800 che rappresentano l'antico modo di concepire l'erbario attraverso rappresentazioni figurate. |