Antico borgo dell'Oltrepò orientale, Pietra de Giorgi sorge su di un'altura della Valle Versa a 318 metri s.l.m.. Più precisamente, l'abitato si distende sul crinale meridionale del Monte Barosine, fra due poggi: quello a nord (alla stessa quota) è detto il "castellone" poiché vi sorgeva il castello di Predalino, mentre quello a sud (m. 337) è tutt'ora dominato dal "Castello di Pietra".
Un tempo il nome era semplicemente Petra, il "de' Giorgi", aggiunto in seguito, deriva dal nome del feudatario. La storia del paese vede Ugo di Provenza (re d'Italia nel 945) donare il feudo ai conti di Tortona, i quali, nel 950, lo cedettero a loro volta al monastero di S. Maria di Teodote, sotto il quale lo tennero i signori di Pietra. Nel 1083, Enrico IV di Germania, confermò il feudo al vescovo di Tortona, che lo sottrasse al comune di Pavia.
Pietra de' Beccaria fu il nome che acquisì nel 1290 sotto Manfredino Beccaria. L'attuale nome arriva nel 1475, quando la figlia di Nicolò Beccaria, Franceschina, cede al marito, Antonio de' Giorgi da Pavia, l'investitura di signore del feudo.
La notorietà di questo centro va ben oltre i confini provinciali grazie alla pregiata produzione vitivinicola. Meta dei seguaci di Bacco in visita alle cantine, Pietra de' Giorgi, è nota soprattutto per i pinot (bianco, grigio e nero), il Sangue di Giuda e il Buttafuoco.
Per chi non ci fosse ancora stato, il mese di settembre offre una buona occasione per visitare il grazioso paesino: ogni anno infatti, tra la seconda e la terza domenica del mese, siete tutti invitati alla Festa dell'uva. |