Il 12, 13, 19 e 20 marzo la LAV sarà presente in 300 piazze d'Italia con le Giornate nazionali contro i test chimici su animali, che ogni anno in Italia uccidono circa 70.000 animali e 770.000 in Europa per esperimenti scientificamente inattendibili (nessun animale può essere un modello sperimentale per l'uomo), quindi inutili e rischiosi per la salute umana e l'ambiente. La LAV intende promuovere il finanziamento e il ricorso a test che non facciano uso di animali.
La LAV di Pavia sarà presente con un tavolo informativo in Piazza del Tribunale Sabato 12 e sabato 19 marzo dalle ore 14.30 alle 20.00, domenica 13 e domenica 20 marzo dalle ore 10.00 alle 20.00
In queste giornate i cittadini potranno sostenere la LAV in questa campagna firmando due petizioni, un'indirizzata ai Ministri italiani della Salute, dell'Ambiente e delle Attività Produttive, per sollecitare il nostro Governo ad esprimere una posizione contraria ai test chimici sugli animali, l'altra indirizzata alle autorità europee che dovranno emanare la normativa. Inoltre, con una donazione minima di 10 euro si potrà ricevere l'uovo di Pasqua LAV (cioccolato extrafondente, realizzato con materie prime provenienti da produttori del commercio equo e solidale).
Nel 2005 l'Unione Europea dovrà emanare la nuova Proposta di Regolamentazione delle sostanze chimiche, denominata REACH (Registration, Evaluation and Authorisation of Chemicals). La legislazione vigente che regola i controlli dei prodotti dell'industria chimica prima della loro immissione sul mercato, è infatti largamente insufficiente nel garantire la salute dell'ambiente e dei suoi abitanti: basti pensare che tutti i prodotti commercializzati prima del 1981 non hanno subito controlli rigorosi.
La proposta REACH prevede l'esecuzione di test di tossicità per 30.000 sostanze che si trovano sul mercato da oltre vent'anni, ma che non hanno mai subito controlli rigorosi e si prevede di ricorrere in larga parte a test su animali. Saranno necessari fino a 1700 animali per ogni singola sostanza, tra ratti, topi, conigli, cani e scimmie. Questo significa che per testare le 30.000 sostanze finora selezionate si uccideranno più di 50 milioni di animali in tutta Europa.
"Il REACH è una regolamentazione auspicabile, che rappresenta una sfida per l'ambiente, i consumatori e un'industria chimica sostenibile, e far testare le sostanze chimiche prima della loro immissione in commercio è molto importante - dichiara Roberta Bartocci, responsabile LAV settore Vivisezione - Ma non condividiamo i test su animali, perché scientificamente inaffidabili e quindi pericolosi per la salute umana oltre che crudeli. La LAV quindi promuove il finanziamento e l'impiego di tutti i metodi non animali disponibili, certamente affidabili e predittivi".
Il destino di ogni prodotto chimico è di finire prima o poi nell'ambiente come rifiuto (es. piatti, bicchieri di plastica), oppure di entrare in contatto con l'organismo umano e animale (colle, vernici, pesticidi, ecc.). Molte sostanze tendono poi ad accumularsi nel tessuto adiposo degli animali, e qui produrre effetti di diverso tipo: cancro, infertilità, anemia, diarrea, letargia, acne, ecc.. Per queste ragioni è importante analizzare tutte le sostanze chimiche ed evitare di produrre quelle inquinanti e pericolose; a tale scopo è fondamentale che il metodo con cui sono eseguiti i test sia scientificamente efficace e attendibile. |