Ultimi giorni di tempo per sottoscrivere la petizione promossa dalla delegazione pavese del FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano) allo scopo di "salvare" l'archivio fotografico Chiolini.
L'archivio Guglielmo Chiolini contiene testimonianze preziose delle nostra città, documentate con immagini lontane nel tempo, anche dei primi decenni del '900 (e oltre, poiché conserva parte del fondo Nazzari e Ferrari) includendo vedute precedenti agli scempi dei bombardamenti e delle ricostruzioni del dopoguerra.
Testimonia momenti di vita cittadina, riporta alla memoria personaggi del folclore locale e luoghi delle consuetudini di vita dei pavesi...
Ma non solo... Costituisce uno spaccato dell'evoluzione dell'industria dal dopoguerra in poi e documenta importanti cantieri come il traforo del Gran Sasso e numerose gallerie, le metropolitane di Milano e Roma, l'aeroporto di Alghero e il porto di Genova.
L'archivio, già riconosciuto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di alto valore non solo artistico, ma anche storico e culturale proprio per le testimonianze che conserva dell'evoluzione della nostra città e per le documentazioni delle grandi opere realizzate dalle più illustri imprese italiane, è ora in serio pericolo.
Può essere messo all'asta a conclusione delle operazioni di liquidazione dei crediti fallimentari e acquistato da privati, trasferito, smembrato e quindi reso indisponibile per la collettività.
Il FAI chiede il sostegno dei cittadini affinché l'archivio Chiolini venga acquisito da Enti e Istituzioni pubbliche che lo mantengano a Pavia, a disposizione dei musei, delle biblioteche e dell' Università, ma anche di coloro che, ricordando una Pavia del passato, desiderino riaverne un'immagine d'arte... |