Comprare banane è diventato un gesto di consumo abituale. Ma pochi sanno con precisione cosa c'è dietro la produzione e al commercializzazione di questo frutto.
Nelle imprese bananiere nella maggioranza dei casi non esiste alcuna tutela dei diritti dei lavoratori. Si lavora a giornata, senza contratto, senza assicurazioni di infortunio o di malattia, senza ferie e senza diritti pensionistici. Si lavora in media 10 ore al giorno con brevissime pause; le donne, a parità di orario, ricevono un salario inferiore.
Le piantagioni vengono regolarmente irrorate da piccoli aeroplani che spargono i disinfestanti. E' molto dannoso per la salute dei lavoratori: non a caso gli insetticidi e i pesticidi impiegati sono talmente potenti che spesso si tratta di prodotti vietati nei paesi importatori di banane.
E' per tutti questi buoni motivi che sabato 7 maggio a partire dalle 14 e domenica 8 maggio tutto il giorno, l'associazione CAFE, sarà presente in piazza del Tribunale per vendere le banane eque e solidali nell'ambito della campagna 'I diritti che parlano'.
Con tale iniziativa si vuole:
- far conoscere queste banane che ci parlano di tutela dei diritti dei lavoratori, pagati un prezzo equo, fino a 6 volte più alto del prezzo pagato dagli intermediari locali;
- far conoscere banane che limitano l'uso dei pesticidi, rispettando chi le produce e chi le consuma
- far conoscere e diffondere un prodotto che consente salari equi, buone condizioni di lavoro e permette ai figli dei lavoratori di andare a scuola e di non essere sfruttati in condizioni inadatte all'età
L'Associazione CAFE sarà in piazza non solo a vendere, ma anche a distribuire volantini e per parlare di consumo critico, dell'attenzione che è necessaria per ogni nostro acquisto, perché tutte le volte che acquistiamo qualcosa, compiamo un gesto che ha un fortissimo valore politico; per far firmare cartoline che spingano gli enti interessati a fornire queste banane all'interno delle mense;
per far capire che esiste la possibilità di un altro modello di sviluppo, per far capire che... un'altra banana è possibile. |