Dopo il successo, la fine. Un destino triste e beffardo quello del coro polifonico Ars Cantandi di Cergnago. Quattro anni per nascere, crescere, arrivare in cima e finire l'avventura. Come se niente fosse accaduto. Il coro, nato quattro anni fa come diramazione del Civico Istituto musicale "Antonio Vivaldi" di Cergnago, proprio l'estate scorsa ha raggiunto il top della sua breve storia, quando fu invitato a Parigi per un festival internazionale di musica polifonica.
Un trionfo, ma dopo quello ognuno per la sua strada. "L'esperienza di Parigi è stato semplicemente il preludio allo scioglimento della compagnia - afferma il maestro Roberto Allegro che, insieme alla moglie Vittoria Alicardi, è stato il fondatore di Ars Cantandi - Ciò che in realtà si è persa è stata l'identità negli interessi musicali. E' venuto a mancare l'affiatamento e, in queste condizioni è difficile poter esprimere la propria arte al meglio".
Non problemi di finanziamenti o di gestione del gruppo, bensì più profonde divergenze tra i fondatori e il resto del gruppo. Cergnago perde così una formazione importante per la ribalta della musica, anche se l'attività del Civico Istituto continua. "Alcuni componenti che volevano continuare a cantare - dice ancora - si sono aggregati al coro di Ferrera Erbognone diretto da Meri Vezzuli. Mentre dal coro originario è rimasto attivo l'ensamble "Vox Claustri", specializzata in canto gregoriano. Non è stata ancora programmata una vera e propria attività concertistica per il nuovo gruppo, ma è solo questione di tempo".
Intanto a Vigevano, per il fine settimana, le polifoniche locali armano le ugole. Alla chiesa di San Pietro martire si tiene infatti il primo memorial Carlo Alberto Caruso e Massimiliano Vanzini, una vera e propria sfida canora tra le corali delle parrocchie. |