Nerone innamorato di Poppea, ch'era moglie di Ottone, lo mandò sotto pretesto d'ambasciaria in Lusitania per godersi la cara diletta, così rappresenta Cornelio Tacito. Ma qui si rappresenta il fatto diverso. Ottone disperato nel vedersi privo di Poppea dà nei delirii, e nelle esclamazioni. Ottavia moglie di Nerone ordina ad Ottone, che sveni Poppea. Ottone promette farlo; ma non bastandogli l'animo di levar la vita all'adorata Poppea, si traveste con l'abito di Drusilla, ch'era innamorata di lui; così travestito entra nel giardino di Poppea. Amore disturba, ed impedisce quella morte. Nerone ripudia Ottavia, nonostante i consigli di Seneca, e prende per moglie Poppea. Seneca more, e Ottavia vien discacciata da Roma...
Così presenta i fatti il libretto originale, realizzato nel 1656 dall'avvocato veneziano Giovanni Francesco Busenello, dell'opera "L'incoronazione di Poppea", ultimo straordinario capolavoro composto da Claudio Monteverdi per il teatro.
Presentato al pubblico per la prima volta nel 1643 al teatro SS. Giovanni e Paolo di Venezia, in occasione del celebre Carnevale, l'opera viene ora riproposta al Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona...
Cosa c'entra tutto questo con Pavia e, men che meno, con la sezione Università? E' presto detto!
In occasione della messa in scena dell'Incoronazione di Poppea a Cremona, l'Accademia Bizantina - esamble che propone musica antica suonata con strumenti originali - in collaborazione con alcuni docenti, ricercatori e collaboratori facenti capo al Dipartimento di Scienze Musicologiche e Paleografico-Filologiche e dal Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona, si propone di offrire una esperienza formativa nel campo dell'allestimento dell'opera barocca in tutte le sue fasi, dalla scelta del titolo e dell'edizione sino alla prima rappresentazione.
Lo stage (e questo spiega il perché venga presentato in questa sede) è stato pensato per allievi della facoltà di Musicologia e di altre facoltà dell'Università degli Studi di Pavia che presentino insegnamenti associabili alle tematiche affrontate dallo stage, nonché ad allievi di Conservatori e istituti convenzionati con la Facoltà di Musicologia e il Dipartimento di Scienze Musicologiche e Paleografico-Filologiche.
25 è il numero massimo dei partecipanti ammessi allo stage che prevede quindi un forte contatto con le realtà scientifiche, artistiche e tecniche che ruotano per necessità pratica attorno ad una simile produzione.
60 le ore complessive dello stage - gratuito! - divise tra seminari operativi, esercitazioni e frequenza della sala durante le prove. Oltre alle frequenza completa delle ore in programma, gli stagisti dovranno elaborare un progetto scritto (valutato in 14 ore di lavoro) secondo le indicazioni date dall'apposita commissione composta da referenti di Accademia Bizantina e del Dipartimento.
Al termine dello stage, a chi avrà frequentato (con firma) tutte le ore previste dal programma, verrà rilasciato un attestato di riconoscimento dello stesso. |