Squillino le trombe e rullino i tamburi... le dodici Contrade Ducali si sfidano a singolar tenzone: è giunto il momento dell'incontro-scontro per la conquista dell'ambito cencio, della disputa del XXV Palio di Vigevano.
L'atmosfera "pre-riscaldata" dalle iniziative di "Aspettando il Palio" entrerà nel vivo venerdì sera con la fiaccolata in onore del Beato Matteo Carreri, il frate domenicano del Convento di San Pietro Martire, oggi patrono della città, che toccò il culmine della sua vita spirituale proprio a Vigevano, dove compì miracolose conversioni e guarigioni. Nel 1645, il suo corpo venne collocato in un'arca di ebano e depositato nello scurolo appena costruito sotto l'altare maggiore della Chiesa di San Pietro Martire... Qui giungerà la processione partita dal sagrato del Duomo e scortata dai figuranti del Palio e proprio nella cripta sotterranea si terrà la cerimonia dell'accensione del cero delle dodici Contrade. Dalla celebrazione della S. Messa, accompagnata dai i canti e dalle musiche rinascimentali del coro "In tempo rebelli", si passerà poi al folclore e allo sfarzo della Corte Sforzesca..
Dal pomeriggio fino alla tarda sera di sabato, così come domenica, si potrà così visitare il Borgo rinascimentale, immergendosi tra gusti, sapori, oggetti, attrezzi, colori delle Corporazioni delle Contrade cittadine che allestiranno i propri stand presso la Strada Sotterranea del Castello. Ciliegina sulla torta la suggestiva "Cena Rinascimentale con il Duca", servita alla Cavallerizza del Castello Visconteo Sforzesco ed allietata da musici e balletti in una speciale scenografia creata per il Duca Francesco I Sforza, anfitrione dell'evento.
Il clou della manifestazione sarà come sempre nella giornata di domenica, che a partire dal primo pomeriggio (ore 15.15 circa) vedrà attraversare le vie del centro storico di Vigevano dalla sfilata dei circa 400 figuranti, tutti in rigorosi e lussuosi abiti di foggia rinascimentale.
La Corte Ducale, costituita da Francesco I Sforza, dalla consorte Bianca Maria Visconti e dai tre figli: Galeazzo Maria, Ippolita Sforza e naturalmente Ludovico Maria Sforza detto il Moro, sarà seguita dai personaggi delle dodici Contrade cittadine - nobili e popolani con gonfaloni e bandiere - che si riuniranno poi all'interno del cortile del Castello Sforzesco per il giuramento del castellano e per la disputa dei giochi... Tra una sfida sull'Albero del Melo Cotogno, una corsa con le carriole e una con il cerchio, si arriverà alla consueta ricostruzione della Torre del Bramante, ultima gara utile per aggiudicarsi punti... e cencio!
Una curiosità: per celebrare i 25 anni del Palio delle Contrade, a dipingere il Cencio di quest'anno è stata Elisabetta Perfetti, che dipinse il primo Cencio del Palio.
Al lunedì successivo il cerchio si chiuderà con la celebrazione della S. Messa di ringraziamento al Beato Matteo da parte della Contrada vincitrice del Palio 2005 (ore 18.30). |