Molti anni dopo "Matti da slegare", ho sperimentato, stavolta in prima persona, che cosa significa vivere con qualcuno che, scomodo al cuore e alla ragione, viene da altri definito "matto". Nel mio lavoro di sceneggiatore, per quanto ho potuto e saputo, ho provato a fornire spunti per guardare in modo diverso alla diversità. Ma c'è voluto un lungo viaggio per poter accettare di portare sullo schermo me stesso, mia moglie, Clara Sereni, e mio figlio Matteo.
Queste le parole di Stefano Rulli nel descrivere il suo film "Un silenzio particolare", diario di una famiglia "diversa" che ha segnato il suo ritorno alla regia dopo vent'anni, perché "per la prima volta ho sentito di non poter affidare ad altri, anche molto più bravi di me, la mia storia".
In occasione della Giornata mondiale per la salute mentale che si celebra il prossimo 10 ottobre, l'Associazione pavese Aiutiamoci - che dal 1997 offre aiuto e sostegno alle persone sofferenti per problemi di salute mentale - desidera sensibilizzare la comunità provinciale sulle tematiche del disagio psichico attraverso la proiezione del film di Stefano Rulli "Un silenzio particolare".
Il film, che sarà proiettato a Pavia e a Vigevano, racconta la difficile convivenza di una famiglia con un malato psichico e come sia possibile con intelligenza e sensibilità conquistare la capacità di convivere e di volersi bene. |