L'Etna, il vulcano che fa paura al villeggiante, ma non a chi abita alle sue pendici, è circondato da una miriade di paesi, fra i quali Zafferana Etnea.
Vi si arriva da Catania, per una comoda strada, attraversando diversi piccoli centri come Fleri, Tremestieri e Monterosso, che deve il suo nome alle montagne di terra rossa che lì si trovano.
Lungo la strada, davanti ai cancelli delle villette o delle piccole tenute, vi sono spesso cestini o cassette di legno con i prodotti della zona, messi in vendita "dal produttore al consumatore" come recitano i cartelli vicino alla merce esposta.
Ci vorrebbero pagine per descrivere la produzione agricola locale: mele, pere, ciliegie, pesche, uva (che da ottimi vini asprigni e forti tipici delle zone dell'Etna) e funghi, tutti prodotti di coltivazione biologica.
La principale attività è comunque la produzione del miele, di vari tipi e gusti dall'acacia alla zagara, dal millefiori al fico d'India, fino a quello di castagno.
Il paese si presenta ai nostri occhi con una strada d'ingresso in leggera salita. E' quella che porta nella piazza principale dove si nota la scalinata della Chiesa Madre, alle spalle della quale si erge la cima dell'Etna.
In fondo alla piazza, ai lati della quale si trovano due note pasticcerie e rosticcerie, vi è la balconata sulla villa sottostante, da dove si ammira il classico e tipico panorama di mare e di terra, caratteristica della maggior parte dei belvedere dei paesi etnei.
E qui, sulle panchine, nelle sere d'estate famiglie intere sostano a prendere un po' di fresco, gustando le varie specialità gastronomiche locali, prima fra tutte la "pizza siciliana": un calzone fritto ripieno di Tuma, un formaggio particolare della zona, e acciughe, o le pizzette, gli arancini di riso al ragù
Se poi si preferisce il gusto dolce, ecco gli iris, bocce fritte piene di cioccolato o crema, i panzarotti, anch'essi con lo stesso ripieno, o gli sciatori, biscotti tipici al cioccolato.
Un tempo Zafferana era luogo di villeggiatura per vecchi e bambini. Adesso vi si reca gente di ogni età; sono stati aperti diversi pub e locali nelle vicinanze ed è piacevole anche per il giovane passeggiare qui.
Da visitare, praticamente all'uscita del paese, sulla strada che porta ancora più in alto verso i boschi - meta dei pic-nic delle domeniche estive - il Parco Comunale.
Ricco di viali, fiori, piante e profumi, è un luogo di estrema tranquillità per le passeggiate in mezzo al verde.
Ogni tanto l'Etna ricorda ai paesani la sua presenza con rombi o boati, ma ormai qui ci hanno fatto l'abitudine. Il grande Vulcano, il Mongibello, non è un nemico, ma una presenza costante che, ogni tanto, ricorda a tutti la potenza e la presenza delle forze incontrollabili della natura. |