Nel 1994 il Consiglio d'Europa ha elevato rango di Itinerario Culturale Europeo il percorso che nel 990 Sigerico, nominato vescovo di Canterbury, - o meglio, il suo segretario personale di origini napoletane che lo affiancò nel tragitto - descrisse nel diario del viaggio di ritorno da Roma fino al soglio vescovile attraversando l'Italia, la Svizzera, la Francia e l’Inghilterra..
Quel tracciato, attorno all’anno Mille, iniziò ad acquisire fama con il nome di Via Francigena, asse di collegamento che favorì la crescita culturale, economica e religiosa.
Il percorso - il cui titolo fa sicuramente riferimento alla sua stessa provenienza, cioè dalla regione dei Franchi - si apriva nella Pianura Padana dopo il passaggio delle Alpi, effettuato attraverso vari valichi (Monginevro, Gran San Bernardo, eccetera), dopo i quali proseguiva in territorio italico seguendo alcuni tracciati principali, in parte ricalcati sulle vie consolare imperiali, per unirsi in una unica direttrice, dopo il passaggio del Po, in territorio piacentino.
Nella provincia di Pavia la Via Francigenagiungeva da Aosta, Ivrea, Vercelli dopo aver passato il fiume Sesia. Il diario di Sigerico testimonia l'attraversamento della Lomellina e del Pavese ed il volume “La Via Francigena in Provincia di Pavia”, prodotto dagli Assessorati alla Cultura e al Turismo dell’Amministrazione Provinciale, illustra i centri sul percorso di Sigerico nel nostro territorio e sulle sue varianti più interessanti.
Dopo un’introduzione storica sulle origini e lo sviluppo della Via, il volume affronta una descrizione del nostro territorio dal punto di vista ambientale e naturalistico, per poi passare a descrivere ogni possibile fermata, nonché le varie deviazioni,e le tre tappe ufficiali dell’itinerario di Sigerico: Tromello, Pavia e Santa Cristina,cui va aggiunto il passaggio sul Po presso Corte Sant’Andrea.
Per ogni abitato interessato del percorso, qui diviso in tre tratti, vengono illustrati gli aspetti artistico-architettonici, le aree naturali, le manifestazioni tradizionale e le feste popolari di maggior rilievo.
“Ritengo opportuno - ha dichiarato Marco Facchinotti, Assessore ai Beni e Attività Culturali della Provincia di Pavia, in sede di presentazione - operare perché i cittadini della provincia sappiano innanzitutto che cosa essa sia stata nei secoli. A questo proposito mi è sembrato indispensabile promuovere la pubblicazione di un volume (curato dall'arch. Aldo Ferraris e pubblicato dalle edizioni Punto e Virgola di Vigevano) che facesse comprendere loro quale importanza la Via Francigena abbia rappresentato, anche a livello locale, nella società e nella vita religiosa.
Quest'opera rappresenta un utile strumento di studio e di ricerca che consente di accostarsi a una prima conoscenza delle bellezze di cui il territorio provinciale è ricco a tal punto da farne un soggetto culturale e turistico non secondo ad altre zone fino a ieri ben più celebrate del nostro.
Sono assolutamente convinto che la valorizzazione della Via Francigena così come in generale del patrimonio culturale della provincia costituisca una "carta vincente” al fine di accrescere le presenze turistiche nel nostro territorio e quindi di favorirne lo sviluppo economico”.
Parole che sono risultate perfettamente in linea con il pensiero di Renata Crotti, che ha aggiunto: “Come Assessore al Turismo ho scelto di puntare sulla Via Francigena essendo, in questa scelta, fortemente agevolata e motivata per almeno due ragioni: innanzi tutto perché la strada e il pellegrinaggio sono per me oggetto di studio e di ricerca in ambito universitario e, in secondo luogo, perché sono fortemente convinta che la Francigena rappresenti, per Pavia e per la sua provincia, una realtà che può diventare sicuro elemento di promozione del territorio. Mi piace definire la Via Francigena un “prodotto turistico”; rappresentando una rara occasione di viaggio alla scoperta dei molti tesori nascosti del territorio…
Nel concetto di promozione legato alla "strada" e in particolare alla Francigena ci sta davvero tutto: la cultura materiale, la quotidianità vissuta, l'economia, la storia dell'arte, l'immaginario collettivo, l'urbanistica, la toponomastica, la cultura più strettamene intesa e molto altro...
Inoltre, per dimostrare nei fatti la concreta volontà di lavorare sulla e per la Francigena, la Provincia di Pavia ha raccolto l'invito ad aderire all’Associazione Europea delle Vie Francigene, un importante centro di coordinamento per un confronto permanente sugli itinerari turistico-culturali”. |