Per la prima volta dopo duecento anni, le monete della Ticinum Papia saranno esposte al pubblico in una mostra che offre l’opportunità di apprezzare parte della preziosa collezione numismatica del Museo di Archeologia dell’Università, comprendente circa 8000 pezzi provenienti in massima parte da raccolte private.
La mostra “Ticinum-Papia. Tra l’incudine e il martello” scaturisce dall’intensa attività di ricerca condotta sulla collezione numismatica dell’Ateneo pavese e si concentra specificamente sulle emissioni della zecca di Pavia, che coprono un arco temporale di circa mille anni, dalla Ticinum romana del III - IV secolo d. C. alla città medievale del XV secolo inserita nella signoria Viscontea.
Il materiale in esposizione testimonia infatti la storia e l’economia della città, dalla romana Ticinum - una delle circa dieci zecche che producevano moneta per tutto l’impero romano – alla capitale longobarda, che a testimonianza della nuova unità e identità politica e culturale emise una moneta d’oro con l’immagine del patrono San Michele, alla Papia imperiale, poi comunale, fino alla signoria dei Visconti, ai quali si deve il grosso in argento con l’effigie di San Siro, modellato sul ritratto di Sant’Ambrogio sulla moneta contemporanea di Milano.
“L’esposizione - spiega la curatrice Claudia Maccabruni - presenta una serie di monete molto diverse per stato di conservazione e valore, dagli esemplari in bronzo di epoca romana ai pezzi rari, in oro, di età longobarda”.
Corredata da documenti d’epoca e materiali illustrativi, la mostra affronta temi multidisciplinari che coinvolgono settori della storia, dell’economia, della tecnologia, dell’arte e della religione.
“La scelta di presentare una sola sezione della ricca collezione universitaria, costituitasi all’inizio dell’Ottocento – continua Maccabruni – risponde al desiderio di richiamare l’attenzione dei visitatori sulle tecniche di produzione delle monete, sulla valenza storica e sulle iconografie caratteristiche di una classe di materiali che da secoli affascina collezionisti di tutte le età”.
Organizzata dal Museo di Archeologia del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pavia, con il patrocinio del Comune di Pavia, della Provincia di Pavia e della Società Pavese di Storia Patria e con il contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, la mostra sarà inaugurata venerdì pomeriggio alla al salone Teresiano della Biblioteca Universitaria, alla presenza di Stefano Maggi (dipartimento di Storia dell’Antichità dell’Università di Pavia), Renata Crotti (assessore al Turismo della provincia di Pavia) e Ermanno Alessio Arslan (accademico dei Lincei e già direttore del Museo Civico Archeologico di Milano). |