Premesso che Pavia, sede dell'Alta Corte del Popolo dei Goduriosi, deve ringraziare l'Uovo per la fama che le ha donato quale luogo in cui storicamente l'Uovo è assurto a vivanda dei Re, grazie all'ormai leggendaria "zuppa alla pavese"... Veniamo alla discussione dei capi d'accusa.
La prima imputazione che riguarda le lesioni aggravate e continuate al fegato, va trattata unitamente alla terza, che riguarda la costituzione di banda armata di grassi, colesterolo e proteine.
Imputazioni che si basano, essenzialmente, sull'errato approccio nei confronti del colesterolo, del quale l'Uovo è fornito: niente di più errato, anzi!
L'Uovo contiene sì colesterolo (circa 200 milligrammi) ma se assunto senza eccessi risulta essere un alimento altamente nutritivo. I testimoni chiamati a deporre affermano infatti che in un Uovo di circa 55 grammi, sono contenuti circa 6 grammi di proteine e 6 di grassi (entrambi estremamente digeribili) e fornisce 80 calorie. Dotato di svariate vitamine (A, D, E, K, B1, B2, B12 e C) oltre che di acido folico (così importante per la formazione dei globuli rossi nel sangue), nonché di molti minerali quali calcio, potassio, zolfo, iodio, magnesio, fosforo e soprattutto ferro, tutti facilmente assorbibili ed utilizzabili dall'organismo umano, rappresenta una vera e propria miniera nutritiva. Senza contare le valenze sessuali attribuite all'Uovo sbattuto a lungo con lo zucchero - la famosa rùsùmà - avente poteri ricostituenti e corroboranti...
Assolto, in quanto il fatto-reato contestato non sussiste!
La seconda imputazione riguarda atti di libidine gastronomica violenta in associazione con altri ingredienti, ed anch'essa non regge al vaglio dibattimentale.
La difesa ribatte puntando il dito accusatore sull'uomo: egli infatti, servendosi dell'imputato e sottomettendolo a plurime violenze, fa della gastronomia un mezzo per la propria sopravvivenza... Assolto!
La quarta, ed ultima, imputazione, ossia lo spaccio di salmonella ed antibiotici, potrebbe riguardare l'Uovo così come tanti altri alimenti... Si fa del "terrorismo alimentare" in Aula?!
La Corte osserva che è sufficiente evitare un comportamento da scarùs (sporcaccioni) o di pastisòn (disattenti pasticcioni), rispettare elementari norme igieniche e conoscere bene l'imputato e le sue esigenze per evitare problemi.
L'Uovo deve essere consumato entro 10 giorni d'inverno e 4/5 giorni d'estate, deve essere conservato in ambiente freddo e deve avere il tuorlo di un bell'arancione (colore indicativo di ottimo stato di salute e di alimentazione della gallina ovaiola che lo ha deposto). Gli antibiotici poi, che comprometterebbero la produzione, vengono bloccati negli allevamenti, ben prima di arrivare sulle nostre tavole.
Anche questa accusa viene quindi a decadere...
Prosciolto da ogni fatto-reato, l'Uovo può considerarsi assolto con formula piena... così è deciso, l'udienza è tolta! |