“Di tutto di più in piazza e in chiesa”, questo lo slogan delle iniziative promosse dal Comune di Cava Manara per ingannare l’attesa della più bella festività dell’anno.
Gli appuntamenti si concentreranno nella giornata di sabato, in cui si comincerà in mattinata (alle 9.00), in piazza Vittorio Emanuele II, con il tradizionale Mercatino dell’Immacolata, tra le cui bancarelle si potrà trovare davvero di tutto: dall’antiquariato, all’oggettistica, dagli articoli da collezione, alle idee regalo.
Per scaldare l’atmosfera, e non solo quella, gli alpini offriranno cioccolata calda ai passanti e, a seguire, verso mezzogiorno, l’Amministrazione Comunale inviterà la cittadinanza a brindare alle feste con un aperitivo augurale.
L’iniziativa di punta del fine settimana sarà la mostra “Le icone di Marta - Un cammino tra arte e fede”, allestita presso il palazzo Manfredi (affacciato sulla stessa piazza) e aperta al pubblico dalle 9.00 alle 17.00 di sabato e dalle 9.00 alle 13.00 di domenica.
Maggiori informazioni sui contenuti della mostra si leggono nella presentazione della stessa artista iconografa Marta Popescu Jianu...
Le icone sono patrimonio di tutta la cristianità. Prima della divisione tra il mondo della chiesa di Roma e quella di Costantinopoli, le icone per almeno quattro cinque secoli ebbero grande diffusione in tutto il mondo cristiano, dalla Siria all’Egitto, dall’Oriente bizantino all’Occidente Carolingio.
Le icone sono semplicemente dei quadri a soggetto sacro, delle immagini devozionali, come quelle che popolano le chiese, o che esponiamo nelle case per testimoniare la nostra fede o anche solo per manifestare una tradizione e un gusto.
Ciò che campeggia nell’icona è Dio, e il mistero di Dio che attraverso l’arte dell’icona viene espresso. Dopo la lotta iconoclasta le icone si diffusero ancora di più fra i cristiani, che non solo le veneravano nelle chiese, ma le custodivano nelle case al posto d’onore.
Le icone che oggi giungono più facilmente nei paesi Occidentali provengono dalla Russia e sono in maggioranza icone di piccole dimensioni, destinate per lo più alla casa e alla preghiera domestica.
L’icona Bizantina predilige l’oro ne usa per coprire i fondi, l’iconografia cristiana gli conferisce un significato: l’oro “colore del colore” non esiste in natura, e significa quindi la luce increata, che investe la creatura e la trasfigura rendendola già fin d’ora partecipe del Paradiso.
"Il pittore di icone deve essere pieno di umiltà di dolcezza, di pietà, fuggire i propositi futili, le sciocchezze, il suo carattere sarà pacifico, ignorerà l'invidia. Non dovrà essere ubriaco, non dovrà essere predatore, non ruberà e sopratutto dovrà osservare con scrupolosa cura la povertà spirituale e corporale". (Concilio dei cento capitoli Mosca 1555) |
La festa si chiuderà in serata (ore 21.00) presso la Chiesa Parrocchiale di Torre de Torti, dove si potrà ascoltare il primo dei concerti augurali offerti dalla Biblioteca Comunale.
Protagonista dell’evento sarà il Gruppo Vocale “il Kaleidoscopio", ensamble di recente formazione composto da musicisti provenienti da esperienze diverse, accomunati dalla passione per la musica sacra (Rita Scilipoti: soprano, Greta Portaluppi: mezzosoprano, Giampaolo Guazzotti: tenore; Ivano Turco: pianoforte), con il concerto "Note di Natale".
Il programma comprende arie e duetti che abbracciano il tema del sentimento religioso e la produzione musicale natalizia più inconsueta e meno conosciuta al grande pubblico. Verranno proposti brani provenienti da epoche antiche fino al gospel ed al pop, omaggiando la figura della Vergine e scoprendo il Natale di paesi lontani. |