In territorio lomellino, in cima ad un’altura posta alla confluenza tra i fiumi Po e Sesia, sorse in epoca antica l’abitato di Breme.
Già abitato in epoca pre-romana, Breme fu sede di un insediamento romano, ma visse il suo massimo splendore in epoca medievale, più precisamente nel 929, quando i monaci benedettini di Novalesa, in fuga dalle incursioni saracene, vi costruirono un’abbazia destinata a diventare una delle più importanti dell’Impero.
Data la posizione strategica del paese, Vittorio Amedeo I di Savoia decise di trasformare la struttura in fortezza, da cui poter controllare i transiti sul Po. Pochi anni dopo la fortezza cadde in mano agli Spagnoli, che ne decisero lo smantellamento: ha inizio qui il declino dall’abbazia che nel 1784 vide la soppressione e l’incameramento dei beni ad opera di Vittorio Emanuele I di Savoia; la successiva perdita di tutti i documenti e la dispersione dei preziosi paramenti, reliquiari ed arredi sacri in essa custoditi; fino ad arrivare, in epoca napoleonica, alla demolizione della chiesa ormai pericolante.
Dell’edificio originario rimangono solo poche tracce – tra cui la pregevole cripta della chiesa abbaziale – ma, ricostruito nelle forme attuali, dai monaci Olivetani intorno alla metà del 1500 e interamente restaurato un secolo dopo, in seguito allo smantellamento delle fortificazioni sabaude, l’importante monumento è tuttora il centro vitale della comunità locale. (Sono per altro imminenti interventi di recupero del chiostro).
La millenaria abbazia di S. Pietro, infatti, è attualmente sede degli uffici comunali, delle scuole materna e primaria, dell’ambulatorio comunale e della Pro-Loco, ma non solo, trovano posto tra le sue anche le principali manifestazioni ricorrenti che animano il calendario bremese, come l’imminente Mostra-mercato dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura con decine di espositori da tutto il Nord Italia, l’estiva Sagra dell’Anguilla, che a degustazioni di piatti tipici e mostre culturali alterna spettacoli di arte varia, e la Fiera d’Autunno prevista per la quarta domenica di ottobre.
È probabilmente anteriore alla fondazione dell’abbazia, la Chiesa parrocchiale intitolata alla Beata Vergine Assunta. Lo stile è tipicamente romanico, come testimoniato dalla caratteristica decorazione a denti di sega lungo tutto il perimetro. La facciata, originariamente a capanna, è stata modificata nel XIII secolo con il rialzo della navata centrale e presumibilmente l’aggiunta delle due navate laterali. Della stessa epoca il bel campanile quadrato, situato posteriormente sul lato sinistro della chiesa. Nella stessa posizione sorge il battistero a pianta ottagonale, che risale al IX-X secolo.
Per chi all’arte preferisse la natura, il territorio comunale di Breme ha anche altro da offrire: lungo la strada che collega il centro abitato a Sartirana (e condivisa con quest’ultimo) si trova la Garzaia del Bosco Basso, una riserva naturale caratterizzata da un ambiente molto umido, a tratti, addirittura paludoso. |