L’edizione 2008 del Palio delle Contrade di Vigevano è stata ormai archiviata con successi andati oltre le aspettative, ma l’ Associazione Sforzinda non interrompe le sue attività e – prima di pensare al programma per il prossimo anno – nel mese di novembre organizzerà un’iniziativa che intende celebrare l’arte legata al Palio.
Domenica prossima verrà inaugurata al pubblico, nella strada sotterranea del Castello Sforzesco, la Mostra dei Palii, una vera e propria galleria d’arte nella quale saranno esposti tutti i palii assegnati durante tutte le edizioni dell’evento correlato alla celebrazione del Patrono, il Beato Matteo Carreri.
Vero protagonista della manifestazione è, infatti, l’ambito “cencio”, che viene realizzato ogni anno – su commissione dell’Associazione Sforzinda – da pittori vigevanesi.
Gli artisti sono invitati a rappresentare i due temi fondamentali che caratterizzano il Palio di Vigevano: il Beato Matteo Carreri, patrono della Città di Vigevano, in onore del quale viene disputato il Palio, e la Città stessa, attraverso lo stile a loro confacente.
“L’idea di proporre una mostra dei 26 palii realizzati sino ad oggi – spiega il presidente dell’Associazione Giancarlo Dulio – è nata dall’entusiasmo mostrato dalle contrade, detentrici dei cenci, nell’esporli nelle loro sedi. Oltre ad avere un valore ludico, legato alla vittoria dei giochi del Palio delle Contrade, le tele hanno un indubbio pregio artistico, sia perché costituiscono pezzi unici nel loro genere, sia perché realizzati da pittori famosi non solo in ambito territoriale vigevanese, ma anche nazionale”.
“Il progetto che l’Associazione Sforzinda intende portare avanti – prosegue Dulio – è mirato soprattutto a richiamare l’attenzione, non solo degli abitanti di Vigevano, ma di tutto il territorio regionale e nazionale, verso opere d’arte di indiscusso valore rappresentanti la storia della città ducale vista con gli occhi dei pittori che, nel corso di quasi trent’anni, si sono avvicendati con entusiasmo in questa avventura. Alcuni degli artisti – tutti vigevanesi doc – sono già scomparsi e quindi la mostra costituisce un veicolo per continuare a rinnovare la loro arte e la loro memoria”.
Accompagna la mostra un catalogo delle opere esposte. |