L’itinerario, in programma per domenica prossima, tocca tre importanti luoghi d’arte del territorio Lomellino: i castelli di Valle Lomellina, Sartirana e Mede, sedi di cultura e città natale di alcuni artisti celebrati dal percorso storico delle mostre vigevanesi, come lo stesso Amisani, la scultrice Regina e Alberto Ghinzani.
Prima tappa del percorso sarà Valle Lomellina, oggi centro ricco di attività agricole e industriali. In paese lavorano molte industrie per la raffinazione del riso: vi troviamo i piccoli laboratori artigianali che pilano il riso come si faceva un tempo e le grandi industrie alimentari che commercializzano il prodotto lomellino in tutta Europa.
Al centro dell'abitato, con il tipico impianto a case basse, disposte lungo larghe vie irregolari, sorge un curioso castello. Una prima rocca sembra essere sorta in età viscontea, nel XIV secolo. L'attuale edificio può essere considerato il risultato di ristrutturazioni quasi integrali operate nell'Ottocento con aggiunte neogotiche. Negli anni ‘70 e ‘80 è stato un attivo centro di cultura: al suo interno erano soliti incontrarsi, con Pierpaolo Ruggerini, regista televisivo e collezionista, grandi artisti e critici d’arte: tra i più affezionati frequentatori vi erano Sutherland, Renato Guttuso e Morlotti.
A pochi passi dai giardini del Castello, troviamo la piccola chiesa di Santa Maria del Castello, di stile romanico, appartenuta alla famiglia Strada, che eresse il proprio sepolcreto e, nella prima metà del Quattrocento, commissionò un ciclo d’affreschi di soggetto sacro. La chiesa e gli affreschi sono stati recentemente restaurati e all’interno sono state collocate alcune sculture di Alberto Ghinzani. Seguirà una breve visita nello studio dell’artista.
Si proseguirà poi per Sartirana, il cui castello, con la torre quattrocentesca , è senza dubbio la maggiore attrazione monumentale del paese. Ospita attualmente il Centro Studi della Lomellina, che realizza interessanti eventi culturali, e la Fondazione Sartirana Arte, con le sue collezioni di argenti contemporanei, gioielli d'artista, grafica d'arte, oggetti di cultura contadina e importanti mostre di arte contemporanea e antiquariato. La preziosità del castello e delle sue collezioni è arricchita da una mostra collettiva a completamento del percorso vigevanese dedicata all’ Arte italiana del XX sec. tra il 1980 e il 2007, che vede la presenza di artisti che il castello ha ospitato in quasi 30 anni di attività culturale e vuole costituire un omaggio al gallerista vigevanese Gaetano Franza.
Mede sarà l’ultima tappa. Solo un castello(XIV-XV sec.), dei tre di cui parlano le antiche cronache locali, sopravvive oggi nel centro della cittadina, quasi a ridosso della chiesa parrocchiale.
L’edificio con pianta quadrilatera sembra costituire il maschio centrale di un complesso fortificato di maggior ampiezza. Gli spazi di castello Sangiuliani sono stati trasformati per l'uso civile e ospitano oggi, la biblioteca, la raccolta archeologica e naturalistica Ugo Fantelli e il Museo Regina, che raccoglie esemplari della produzione artistica della scultrice medese (1894-1974). Alcune opere si trovano momentaneamente nel percorso della mostra Futurismo e modernità di Vigevano. L’androne dell’adiacente palazzo municipale accoglie alcune significative opere di Giuseppe Amisani (1879-1941), nativo di Mede. |