Domenica prossima Rivanazzano festeggia il Natale nel rispetto della tradizione: al mercatino organizzato dalla Proloco, che si terrà nella parte più antica e caratteristica del paese, sarà presente l’associazione “Occasioni di Festa” con un banco per la vendita di corone di pane e la büsélâ.
Il termine dialettale “büsélâ” deriva dal francese “pucelle”, pulzella, ed è il nome di un dolce a forma di bambola che a Natale veniva preparato per i bambini con l’impasto del pane arricchito di zucchero e strutto, due chiodi di garofano al posto degli occhi ed il vestito di polvere di cacao.
L’uso di preparare dolci dalle forme umane è molto antico: la Bibbia narra che il profeta Geremia intervenne contro l’abitudine di usare forme di pane antropomorfe, che potevano richiamare gli dei pagani, quali, ad esempio, i Lari, figure della mitologia romana che rappresentavano gli spiriti protettori degli antenati defunti che, secondo le tradizioni, vegliavano sul buon andamento della famiglia, della proprietà o delle attività in generale.
L’antenato veniva raffigurato con una statuetta, di terracotta o di cera, chiamata sigillum. Introdotta da Caligola nei Saturnali, in prossimità del Solstizio d’inverno, il 20 dicembre, si svolgeva la festa detta Sigillaria, durante la quale i parenti si scambiavano in dono i sigilla dei familiari defunti durante l’anno. In attesa della celebrazione, tali statuette venivano collocate in apposite nicchie a forma di capanna e il compito dei bimbi era quello di lucidarle e disporle, secondo la loro fantasia, in un piccolo recinto nel quale si rappresentava un ambiente bucolico in miniatura.
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Il ricavato della vendita delle corone di pane e della büsélâ sarà devoluto per il restauro della chiesa della SS. Trinità.
Al consueto mercatino di Natale, quest’anno si aggiungono poi una mostra ed un laboratorio per l’allestimento del presepio, organizzati dall’Associazione Occasioni di Festa in collaborazione con la sezione tortonese dell’Associazione Italiana Amici del Presepio.
Diorami, presepi aperti e presepi dal mondo faranno bella mostra di sé nelle vetrine dei negozi della vivace località termale - e dalle 10 alle 18 -, in piazza Cornaggia, i volontari della sezione di Tortona dell’associazione contribuiranno a mantenere viva questa tradizione tipicamente italiana che assomma in sé fede, religione, tradizione, arte, storia e tecnica.
Fondata a Roma nel 1953 con lo scopo di riunirne gli appassionati, l'Associazione Italiana Amici del Presepio conta alcune decine di sedi sparse su tutto il territorio nazionale. L’attività dell’associazione prevede anche l’organizzazione di corsi di tecnica presepistica, mostre, concorsi, conferenze e gite.
Secondo la tradizione, la prima rappresentazione di un presepe vivente nacque dal desiderio di San Francesco di far rivivere in uno scenario naturale la nascita di Betlemme coinvolgendo il popolo nella rievocazione che ebbe luogo a Greccio la notte di Natale del 1223, mentre il più antico Presepio d'Italia viene considerato l'allestimento marmoreo di Arnolfo di Cambio, realizzato intorno al 1289 e che si può ancora oggi ammirare a Roma, nella basilica di Santa Maria Maggiore.
Da allora la tradizione del presepe si è diffusa in tutt’Italia, ed in particolare la diffusione a livello popolare si è realizzata pienamente nel secolo scorso, quando ogni famiglia, in occasione del Natale, costruiva il presepe riproducendo la Natività con statuine in gesso, terracotta, cartapesta e altro. Dopo l'affievolirsi della tradizione, causata anche dall'introduzione dell'albero di Natale, il presepe è tornato a fiorire anche grazie all'impegno di associazioni come l’Associazione Italiana Amici del Presepio.
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A Rivanazzano la tradizione continua, grazie all’associazione “Occasioni di Festa”. |