Per “ Camminare lungo la storia, la cultura, la natura e le tipicità di Pavia e le Terre Francigene” la Provincia di Pavia e l’organizzazione di volontariato “L’Arte del Vivere con Lentezza” propongono la seconda tappa che, come le altre escursioni, toccherà alcuni tra i luoghi più noti che in Lombardia costellano la Via Francigena.
L’invito, lanciato per il lunedì 13 aprile, unisce l’antica tradizione della gita fuori porta il giorno di Pasquetta con un turismo di prossimità, che rispetta il portafoglio e l’ambiente, favorendo la coesione sociale e un contatto diretto con la cultura dei luoghi visitati.
In programma una camminata che, partendo dalla Chiesa di Santa Maria in Betlem in Borgo Ticino, porterà i partecipanti lungo le rive del Ticino fino all’osteria de “ I Mal Tra Insema” e, dopo una sosta, attraverso il Ponte Vecchio e transitando per San Giovanni Nepomuceno, di nuovo in Pavia per raggiungere la Basilica di San Michele.
Renata Crotti, docente di Storia Medioevale dell’Università di Pavia e Assessore Provinciale al Turismo e alle Attività Termali, guiderà i partecipanti lungo questo viaggio.
La tappa privilegia il legame tra il fiume e la città ma, soprattutto, la bellezza del paesaggio fluviale in questo avvio di primavera. La sosta sul ponte del Ticino dà conto anche del fatto che per il pellegrino/viandante del medioevo l’attraversamento di un corso d’acqua non sempre era agevole e proprio per venire incontro alle esigenze dei pellegrini si costruirono i cosiddetti Ospitali di ponte.
La dedicazione a San Giovanni Nepomuceno della chiesetta che si trova a metà del Ponte Coperto conferma l’esistenza a Pavia del culto di questo santo boemo, protettore contro le alluvioni, le cui statue sono presenti su molti ponti, in Italia e in Europa (famoso quello sulla Moldava, a Praga).
Il rientro in Pavia consente di raggiungere la basilica di San Michele che tra i tanti tesori d’arte conserva un labirinto pavimentale di grande significato, non solo artistico. Il labirinto, così come il raggiungimento delle grandi mete di pellegrinaggio (Roma, Santiago, Gerusalemme), rappresentava il lungo viaggio dell’uomo alla ricerca di se stesso, attraverso i profondi misteri della vita.
La Via Francigena, di cui 130 km attraversano la Lombardia (125 km solo nella Provincia di Pavia), citata per la prima volta nell´876 d.C., è conosciuta come la lunga via che parte da Canterbury e giunge fino a Roma (tomba di San Pietro). A partire dal IX secolo, la strada comincia a essere nominata Via Francigena, ovvero strada che proviene dal regno dei Franchi. Strada millenaria, fu percorsa nei secoli da mercanti, sovrani, religiosi e pellegrini che si recavano a Roma e poi proseguivano per la Terra Santa o che, in un percorso inverso, risalivano verso Santiago de Compostela. La Via Francigena non è una via, ma un sistema viario con molte alternative e varianti che trovano unitarietà e ufficialità nel diario di viaggio di Sigerico, arcivescovo di Canterbury.
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