Giuliano Grittini, celebre fotografo milanese, espone i suoi ritratti femminili al Collegio Santa Caterina di Pavia.
L’esposizione “Donna tra mito e società: una mostra al femminile”, che rimarrà allestita da domenica 9 fino al 16 maggio, raccoglie diversi scatti di grandi interpreti femminili della nostra cultura e spettacolo tra cui Maria Corti, Carla Fracci, Sofia Loren, Milva, Fernanda Pivano e Alda Merini, la poetessa, recentemente scomparsa, di cui Grittini è stato amico e stretto collaboratore.
“Il fotografo consegnerà ai posteri una sua interiorizzazione, una realtà che spesso sfugge alla persona stessa. È questo il mistero della fotografia…”: così Alda Merini a proposito di Giuliano Grittini, l’artista amico che l’ha ritratta negli ultimi vent’anni della sua vita. Va detto…che Giuliano Grittini non nutre l’ambizione di fare, pianificandola nei metodi e nelle intenzioni, quella che … si suole comunemente denominare “fotografia d’arte”.
La sua è l’opera, quanto mai sobria, di un testimone lucido e intelligente, una presenza attenta e discreta che attraversa il mondo con il massimo riguardo possibile e registra, cattura, “taglia” (in senso fotografico) una realtà sempre affollata di umane presenze. Ma ciò che massimamente stupisce, delle fotografie di Giuliano Grittini, è lo straordinario pudore, umano e intellettuale, che le sottende, mai disgiunto, nondimeno, da una sfumatura di raffinata ironia...
La sua elusiva disposizione nei confronti della sedicente “fotografia d’arte”, ha finito con il sortire, in verità, l’effetto diametralmente contrario, palesando, cioè, la sua profonda, peculiare natura d’artista. Lo squisito mélange d’ironico acume e profondo ritegno, disincantata lucidità intellettuale e una prensile, sensibilissima disposizione verso il reale, appartengono infatti, prima che alla sua persona, alla sua arte, di fotografo nonché di pittore, anzi, come vedremo, di versatile artista tout court, capace di operare con altrettale efficacia sui più disparati versanti espressivi. Si potrebbe aggiungere, infine, che non meno importante, in Grittini, sia la facoltà di conferire al dato oggettivo, reale, risonanze ulteriori, inattese, disvelandone, attraverso i più imprevedibili artifici pittorici, le implicite potenzialità evocative e, perché no, visionarie.
Grittini lavora sul ritratto talvolta lasciandosi andare, cedendo a una sorta di travolgente affabulazione pittorica, oppure attingendo con disinvolta scioltezza al tocco più sensibile e raffinato, abbandonandosi ora a un moto sorgivo e spontaneo, ora volgendosi a procedimenti attentamente studiati, alle più scaltrite manipolazioni che le tecniche grafiche possano offrire, o, ancora, passando dall’irruente gesto informale a un delicato calligrafismo automatico. - (da un saggio su Grittini di Enrico Badellino)
Giuliano Grittini è nato nel 1951 a Milano dove vive e lavora con numerosi artisti e poeti. Ha frequentato la scuola di disegno grafico e ha iniziato a lavorare presso gli studi di numerosi artisti. Per alcuni anni ha lavorato come esperto di tecnica della stampa conseguendo il titolo di stampatore d’arte. Collabora con alcune riviste d’Arte e di Poesia. Ha tenuto diverse esposizioni personali e collettive e ha partecipato a numerose Mostre d’Arte sia nazionali che internazionali.
Autore di numerose pubblicazioni, tra le quali si ricordano un libretto di epigrammi e fotografie su vari artisti e poeti intitolato “44 facce d'Autore” Grittini ha inoltre pubblicato per Stampa Alternativa, “Fotografie e Aforismi di Alda Merini - Ringrazio sempre chi mi dà ragione”. Altri suoi lavori sono: “Aforismi di Alda Merini”, “Fotografie e poesie di Alda Merini” e “Ritratti di Poeti e Artisti”.
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