Come da tradizione dall’otto di dicembre il presepe appare nelle nostre case per accompagnarci per tutte le feste natalizie fino alla Befana, ma molte sono anche le rappresentazioni che durante questo periodo vengono allestite e visitate da tutti coloro che amano calarsi nelle atmosfere natalizie fino in fondo.
Non mancheremo nemmeno quest’anno di ricordarvi tutti i luoghi dei presepi nostrani, ma concedeteci uno sconfinamento nella vicina Liguria che offre spettacolari presepi un po’per tutto il suo arco, dal mare alle montagne.
Forse non tutti sanno che Genova, in particolare, ha una tradizione secolare in materia, il presepe genovese, è infatti uno dei più prestigiosi e antichi, che fin dalla seconda metà del Settecento ha fatto davvero scuola grazie ad abili argentieri, cesellatori, orafi ed argentieri, artisti e scultori chiamati dalle famiglie nobili dell’epoca che facevano a gara per avere il presepe più bello.
Tutto questo lo si può ammirare presso la Galleria di Palazzo Rosso dove fino al 6 febbraio è visitabile la mostra Un presepe genovese del Settecento a Palazzo Rosso, presepe scenografico animato da figure settecentesche appartenenti alle collezioni civiche, nella tradizione dei grandi presepi allestiti dalla famiglia dei Brignole-Sale nel XVIII secolo, quando le dame, per svago o per gioco, amavano vestire di trine e merletti le statuine dei pastori.
Il più bello che ho visto fino ad ora è quello che si accende tra i vigneti posti a picco sul mare sulla collina delle Tre Croci di Manarola (Cinque Terre). E’ un presepe unico composto da centinaia di figure in ferro ritorto a grandezza d’uomo illuminate da 15.000 lampadine, realizzate del manoralese Mario Andreoli che da oltre vent’anni si dedica a quest’opera grandiosa e davvero spettacolare, la cui magia si ripete ogni anno all’imbrunire dall’8 dicembre in poi fino all’inizio di febbraio.
C’è poi tutta una serie di presepi curiosi, è il caso di quello allestito al Santuario della Madonna della Guardia, meccanizzato e realizzato con noccioli di pèsca e gusci di noce, oppure quello esclusivamente costruito da foglie di granoturco (nell'oratorio del quartiere di Fontanegli) o quello in ardesia che ogni anno viene proposto, nell’oratorio di San Rocco a Traso presso Bargagli, realizzando un ambiente di casette, in varie misure, che riproducono fedelmente le vere case in pietra anticamente abitate dagli avi.
Passando sulla Riviera di Ponente come non citare quello in ceramica ad Albissola con le caratteristiche statuine dette “macachi” dal viso ovale, con due puntini neri per gli occhi, uno rosso per la bocca e il colore vivace dei loro abiti, o, sempre in ceramica, quello di Arenzano dove si trova con un presepe permanente, realizzato con oltre cento grandi statue in ceramica policroma di Albissola, allestito in un’ampia galleria artificiale, a forma di grotta, sotto il Santuario di Gesù Bambino.
Concludiamo la carellata ricordando la vocazione marinara della Liguria celebrata nella rappresentazione subacquea della Natività nota come presepe dei delfini, al largo di Riva Trigoso, opera dello scultore Pietro Luigi Ravecca.
|