Ancora una volta, tornato da uno dei miei viaggi “mordi e fuggi” (ormai sono diventato una sorta di “jumper” turistico), sono qui a raccontarvi usi e costumi (musicali) del posto in cui sono stato.
Dopo 35 anni sono tornato a visitare Praga e, per fortuna, non l’ho trovata molto cambiata ne stravolta.
È ancora una delle città più belle del mondo, con un tessuto connettivo compatto ed intatto: basterebbero pochi dei magnifici palazzi che ne compongono la struttura urbana per rendere degna di visita una qualsiasi città. Il Liberty regna ancora sovrano, il cibo è ottimo, i dolci sono incredibili e rischiano di mandarvi la glicemia alle stelle, la birra… beh, se non è buona lì…!!
In compenso, negli anni, la città è stata restaurata a puntino e dotata di trasporti pubblici efficientissimi (metropolitane, tram e autobus) che noi non ci sogniamo neanche; oltretutto a prezzi economicissimi.
Però, ancora una volta, ho potuto constatare quanto la globalizzazione funzioni implacabilmente: se accendete la radio, vi sembra di essere a casa e, se si eccettua per la mancanza di canzoni in italiano, la programmazione è pressoché identica alla nostra (così come, in televisione, alcuni spot pubblicitari sono identici ai nostri, solo doppiati in lingua ceca).
I soliti gruppi metallari locali cercano di ritagliarsi uno spazio a gomitate e improbabili cantanti pop, dal look e dalla voce pre-impostata, ammorbano il mercato più commerciale.
Sui muri di Praga, così come su quelli della metropolitana, campeggiano i manifesti del concerto che, a maggio, terrà Roger Waters (ex-Pink Floyd) con il suo “The Wall Live”; ma anche, e questo mi ha messo sull’avviso, quelli di uno strepitoso duo di jazzisti: Chick Corea e Gary Burton.
In effetti, poi, girando e rigirando per le strade i vicoli di Praga, mi sono accorto che è una sorta di capitale europea del Jazz, fosse solo per l’immenso amore che i suoi abitanti dimostrano per questo genere.
La città è letteralmente affollata di locali grandi e piccoli, club, ristoranti, bar e taverne in cui, tutte le sere, si esibiscono musicisti e orchestre di Jazz.
Questa è stata la vera, unica e piacevole sorpresa musicale che Praga mi ha riservato.
E non è poco. |