Apre i battenti venerdì 4 marzo a Mortara il festival Provinciale di Teatro Dialettale, promosso dall’Assessorato ai Beni e alle Attività Culturali della Provincia, guidato da Marco Facchinotti, e organizzato in collaborazione con l’associazione “Gruppo Scout Agesci Mortara 1°”.
Abbiamo affidato il debutto del Festival a una compagnia lomellina molto amata – dice Marco Facchinotti - il “Gruppo Giovani Parona”, mentre sabato sera l’appuntamento è con un duo di signore simpaticissime: le Cicale di Voghera.
La commedia che presenta Il Gruppo Giovani di Parona, venerdì 4 marzo, s’intitola Al mago Angiulin,tant ladar e poc induin, ed è diretta da Marco Lorena.
Racconta le esilaranti vicende di Angiolino Brambilla, detto “Mago Cagliostro”, un simpatico impostore, finto cartomante e preveggente che, coadiuvato dalla sua assistente Serafina, truffa sistematicamente tutti i clienti che a lui si rivolgono per ottenere pozioni e filtri magici. In lui confidano in molti: dal camionista timido con problemi di cuore, alla contessa danarosa che vuole organizzare sedute spiritiche per mettersi in “contatto” con lo spirito di Clarke Gable, al “cumenda” milanese alla disperata ricerca di un’amante…tutti disposti a spendere fior di quattrini nella speranza di veder realizzati i loro sogni, in una girandola di equivoci e divertenti colpi di scena, dal finale a sorpresa.
Sul palco: Gabriele Colombo, Silvia Vizio, Tommaso Lorena, Giuseppe Collivasone, Maria Chiara Lorena, Claudio Ambrosetti, Davide Bovo, Elisabetta Lorena, Giuseppina Paradiso, Massimo Bovo.
Sabato 5 marzo è la volta delle Cicale di Voghera, con il loro Cicalando … cicalando ovvero le esilaranti avventure della sempliciotta Teresina e e della spumeggiante Cesira. Lo spettacolo è scritto e diretto da Rina Ravera, protagonista insieme con Silvana Moretti. Il gruppo Le Cicale è l'unico due femminile che si esibisce in dialetto. Il sodalizio è nato nel 1998 dall'entusiasmo delle amiche: Rina Ravera e Silvana Moretti, che da tempo accarezzavano l'idea di fare teatro.
Le Cicale, per le quali fare teatro non significa semplicemente recitare, bensì creare tutto quello che concorre alla realizzazione dello spettacolo (dai testi, ai costumi, alle scene), hanno partecipato a varie manifestazioni importanti riscuotendo sempre il consenso del pubblico.
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