Su il sipario della 5^ edizione del Palio del Ticino. Per annunciare l’evento, al mattino di sabato 4 e sabato 11 giugno, un araldo con i tamburi sfilerà per il capoluogo percorrendo le principali vie del centro e coinvolgendo i cittadini.
Appuntamento fisso, che anticipa le gare, è la Cena in Castello, che verrà servita nello storico porticato del Castello Visconteo la sera di sabato11.
In una suggestiva atmosfera di elementi onirici e fantastici che si incontrano e si evolvono, la Compagnia Teatrale Coronafarà viaggiare la fantasia degli spettatori verso mete lontane e mondi misteriosi di musiche rinascimentali. Ne “La Memoria del Fiume” (questo il titolo dello spettacolo), la Regina del Fiume riporta indietro nel tempo, alla grande battaglia, alla vittoria della flotta Pavese sulla Serenissima Repubblica di Venezia, al futuro conquistato, di pace e di speranza… Musica e canto dal vivo, danza e magia, con più di cinquanta artisti coinvolti.
(Per partecipare all’evento, organizzato dagli Amici del Palio del Ticino in collaborazione con Artintavola, è necessaria la prenotazione al 331 4057079)
Domenica 12, ad aprire il programma della giornata sarà la Santa Messa delle 10.30 con benedizione del Palio officiata da Sua Eccellenza Monsignor Giovanni Giudici nella Basilica di San Michele Maggiore alla presenza delle autorità, dei vogatori, degli sbandieratori, figuranti e armigeri in costumi quattrocenteschi che giungeranno in sfilata dal Castello Visconteo.
Per tutta la giornata, inoltre, sul Ponte Vecchio e aree limitrofe si avrà la possibilità di riscoprire arti e mestieri medievali.
Nel pomeriggio, alle 16.30, ci sarà la Sfilata del corteo storico dal Castello al Fiume, passando per P.zza della Vittoria, con spettacoli itineranti giungendo fino al Ponte Coperto. Da qui il corteo accompagnerà sulle rive del Ticino i vogatori, i podisti e gli arcieri delle Associazioni che si contenderanno il cencio.
È poi fissata per le 18.00 la Cerimonia di giuramento dei vogatori in Piazzale Ghinaglia, cui seguirà l’inizio della gare.
La corsa a staffetta sarà la gara che aprirà il confronto e si svolgerà sulla riva destra del fiume con partenza nella zona sottostante il Ponte Vecchio. Il tracciato sarà racchiuso nello spazio tra Ponte Vecchio e Ponte della Libertà. I portacolori delle squadre si muoveranno in direzione dell’Area Vul dove, circa a metà percorso saranno posizionate le faretre con i colori delle società partecipanti contenenti ciascuna cinque frecce. Raggiunta la propria faretra, i corridori dovranno prenderla e tornare verso il Ponte Vecchio per consegnarla all’arciere della propria squadra.
Gli arcieri, posizionati sulla riva destra del fiume, in prossimità della statua della “lavandaia”, ricevuta la faretra dal corridore daranno il via alla seconda fase di gara – il tiro con l’arco – scagliando le frecce per colpire dei palloncini fissati ad aste poste su imbarcazioni ancorate nel mezzo del fiume a una distanza di circa 40 metri. 5 le frecce a disposizione per colpire il bersaglio in massimo 90 secondi.
Appena colpito il bersaglio, l’arciere consegnerà la faretra (che rappresenta il “testimone” della staffetta) al corridore che andrà a liberare dagli ormeggi: parte la gara dei barcè. Le barche, a due vogatori, saranno poste sulla riva destra del fiume. Il percorso avrà la lunghezza di circa 800 metri, le imbarcazioni dovranno superare alla destra una prima boa posta a centro fiume e proseguire in favore di corrente fino alla seconda boa, a circa 400 metri. Superata anch’essa a destra le imbarcazioni dovranno risalire la corrente e avviarsi verso il traguardo posto in corrispondenza della statua della “lavandaia”.
La squadra vincente sarà premiata con la consegna dell'ambito cencio, cerimonia che, unitamente all’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria associata alla manifestazione, chiuderà la festa. |