Alberto Arecchi, 54 anni, architetto, professore di Disegno e Storia dell'Arte, è il presidente - si può dire "l'anima" - dell'Associazione Culturale Liutprand.
Una lunga esperienza professionale e didattica in progetti per lo sviluppo dell'Africa, unita alla naturale curiosità per i "significati nascosti" della vita e della storia, lo hanno stimolato a indagare in modo non convenzionale su quelli che egli chiama volentieri i "rami amputati" della storia del territorio e della città di Pavia, un'antica capitale, che da secoli - quasi con protervia - sembra voler reprimere tutti gli impulsi di modernità o di fierezza del proprio passato.
Ne sono derivati il suo interesse per gli antichi Celti, i Longobardi, i pellegrini medievali ed i Cavalieri Templari, i grandi costruttori ed i grandi Maghi, che popolano le interessanti pubblicazioni edite dalla Liutprand.
Arecchi ha esordito nel panorama dell'editoria locale nel 1981, con la "Storia di Torre d'Isola" e con "La Saga del Ticino": un'antologia di storie e leggende, un affresco del territorio pavese che spaziava dai Celti e dal Medioevo sino al sec. XVIII.
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